Fino a mezzo secolo fa la casa era organizzata fondamentalmente in due macrozone, quella giorno e quella notte. Una terza sezione era rappresentata dai locali di servizio, ed era proprio qui che si trovava il bagno. Se prima gli ambienti erano nettamente separati da anticamere, antibagni, zone di disimpegno e corridoi, oggi c’è una connessione che rispecchia la nuova modalità di vivere la propria abitazione, il bisogno di dare a ogni spazio la giusta importanza rispettando la privacy di ogni stanza ma rivedendo la funzionalità anche in chiave estetica.
Negli ultimi decenni il bagno ha abbandonato la sua statica funzione di stanza di servizio ed è diventato un angolo di relax, una zona che parla di estetica e design, un ambiente che viene finalmente concepito in modo completamente diverso rispetto a 50 anni fa. In cosa è cambiato?
Le dimensioni: da grande a funzionale
Prima i bagni era per lo più lunghi e stretti oppure ampi e quadrati, con i sanitari ordinati in fila su una stessa parete. Mano a mano la doccia ha cominciato ad occupare l’angolo in fondo o tutto il lato corto della stanza e si è cominciato a riservare uno spazio adeguato a questa stanza che una volta era semplicemente un ambiente di servizio.
Sanitari, rubinetteria e accessori
Scarico a terra, tubi a vista, dimensioni più ingombranti: il cambiamento di sanitari e rubinetteria è stato talmente importante che oggi nessuno vorrebbe più la specchiera con i pensili laterali, il mobile con lavabo a colonna e i sanitari con lo scarico a 30-40 cm dal muro (quasi nessuno, ad alcuni piace ancora). Oggi si è passati a pensili e sanitari sospesi e massima cura anche nella scelta di un elemento così funzionale come la rubinetteria, che negli anni ’70 non veniva neanche considerata.
Stessa attenzione viene data anche per gli altri accessori: ogni oggetto viene studiato nei modelli e nelle finiture, ogni oggetto si slega dalla sua pura funzione pratica e diventa un complemento di stile che arricchisce l’ambiente.
Vasca o doccia?
Il bagno padronale ha sempre avuto la vasca: la cabina doccia ha cominciato a comparire dopo gli anni ’80, più comoda e veloce da utilizzare, sicuramente meno ingombrante in termini di spazio. Oggi chi affronta una ristrutturazione o chi fa un bagno nuovo sceglie quasi sempre la doccia, almeno per il bagno principale. Se sceglie una vasca, poi, evita le vecchie versioni piastrellate e si concentra sui modelli ergonomici dotati di tutti i comfort.