L’effetto dei campi magnetici sul corpo umano è un fenomeno tutt’altro che recente, popoli come gli Egizi ne utilizzavano le proprietà benefiche per curare sintomi e malattie. La magnetoterapia è una particolare terapia fisica, dalle radici estremamente antiche, che da sempre genera pareri discordanti su chi la sostiene strenuamente e chi, al contrario, non crede che possa effettivamente portare dei risultati positivi sulla salute.
Ma cos’è realmente la Magnetoterapia?
In sintesi, si tratta di una tecnica che basa la sua azione su campi magnetici di vario genere, utili nel trattamento di patologie quali problemi alle ossa, artrosi ed artrite, cura dell’asma, atrofia muscolare, cefalea, fratture e distorsioni. Non da ultimo, sembra che stimoli il miglioramento del sonno e della circolazione, l’attenuazione delle infiammazioni e la fluidificazione del sangue.
Esistono diversi tipi di magnetoterapia:
– Statica: si utilizzano magneti da applicare sulla parte dolorante
– A bassa frequenza
– Ad alta frequenza: nella quale si utilizzano le onde radio per generare il campo.
Come nel caso di molte altre cure, anche con la Magnetoterapia i risultati sono visibili a seguito di un trattamento prolungato nel tempo. Proprio per questo, oltre alle sedute professionali effettuate da specialisti del settore, è spesso possibile sfruttarne le potenzialità in modo più blando a casa propria, comodamente seduti nella vasca da bagno. In questi casi, al momento di relax si va ad aggiungere un ulteriore trattamento benefico e distensivo, una soluzione ottimale proposta dal marchio Grandform nella sua linea di vasche Multisens Bio Remote, che attivano una specifica azione su tre punti della riflessologia mediante campi magnetici a bassa frequenza: dorso, zona lombare e piedi. Questo porta numerosi vantaggi come il miglioramento nelle condizioni del sistema nervoso, il rilassamento muscolare ed l’aumento dell’ossigenazione dei tessuti con la conseguente riduzione della cellulite.
Vi sono però alcune controindicazioni!
La Magnetoterapia deve essere evitata durante il periodo di gravidanza oppure nei soggetti in età evolutiva, questo perché è necessario che lo scheletro abbia completato la sua fase di sviluppo. Inoltre, è controindicata in caso di infezioni, patologie tumorali e presenza di pace-maker, perché le onde magnetiche potrebbero impedire il corretto funzionamento dell’apparecchio.