Qual è il momento più atteso dopo una lunga e dura giornata di lavoro? Per molti, una bella doccia calda rilassante! Ma se vuoi essere sicuro che sia tale e che non si trasformi in un piccolo dramma è importante farsi avvolgere e coccolare dal box doccia giusto. L’estetica è sicuramente un aspetto importante, ma non è il solo. Un box doccia deve essere anche comodo e funzionale.
Sono tante le variabili che scendono in campo quando dobbiamo scegliere quello che è ormai diventato un vero e proprio complemento d’arredo della stanza da bagno: finiture, materiali, tipo e luogo di installazione, meccanismo di apertura delle ante. Quest’ultimo punto, in particolare, viene spesso preso sottogamba e affrontato con superficialità, nella convinzione che uno valga l’altro. In realtà non è così: in questa guida ti sveliamo come trovare la tipologia di anta più adatta alle tue esigenze.
Anta box doccia: ad ognuno la sua
Lo abbiamo già detto, ma è giusto ribadirlo. Il primo errore da evitare quando si deve scegliere la porta della doccia è quello di correre dietro all’ultimo modello visto su Internet o su una rivista di design. Bisogna essere pratici e valutare qualsiasi possibilità in base alle necessità, alle abitudini di utilizzo e agli spazi che si hanno a disposizione.
Non solo: a seconda del tipo di posizionamento (a nicchia, ad angolo o a centro parete) e di conseguenza al numero di lati che vanno chiusi, è più indicata (o addirittura obbligata) una scelta piuttosto che un’altra. Ma di cosa stiamo parlando? Ecco quali sono i tre principali sistemi di chiusura delle ante del box doccia:
- battente
- scorrevole
- a soffietto
Anta battente: minimal e funzionale
Il meccanismo è quello di una porta comune, apribile verso l’interno o verso l’esterno del piatto doccia. Nella sua semplicità, è la soluzione che più di tutte si distingue per funzionalità e praticità. Dalla sua ha sicuramente la facilità di pulizia e la comodità di accesso, perché massimizza lo spazio di apertura del box. Per questo motivo è consigliata per le cabine piccole, soprattutto se installate a nicchia. Dal punto di vista estetico, invece, l’anta battente si rivolge a un pubblico che ama uno stile essenziale e moderno.
Attenzione, però: è d’obbligo fare un paio di precisazioni. Se scegli la porta battente con apertura verso l’esterno, è importante che non ci siano sanitari, elettrodomestici o mobili nelle vicinanze che possano ostacolare il movimento della porta stessa. Inoltre, dall’anta aperta potrebbe gocciolare acqua sul pavimento. Nulla di grave, ma per qualcuno può essere un fastidioso inconveniente.
Anta scorrevole: la soluzione salva-spazio
A differenza del sistema battente che necessita di un ambiente sufficientemente ampio per accogliere senza problemi l’apertura della porta, questa soluzione è consigliata per i bagni di piccole dimensioni. Il rovescio della medaglia sta nell’ingombro dei pannelli scorrevoli e dei profili che vanno necessariamente a limitare lo spazio di apertura. Di conseguenza, non è la scelta ottimale per una cabina piccola oppure se hai bisogno di una struttura comoda e di facile accesso.
Inoltre, la sovrapposizione delle ante così come la presenza dei binari di scorrimento possono rendere più complesse e lunghe le operazioni di pulizia. Questo è da tenere in considerazione soprattutto se stai pensando di installare questo tipo di soluzione nel bagno principale o in quello che utilizzi più frequentemente (nel caso in cui tu ne abbia più di uno in casa), essendo quello che dovrai pulire più frequentemente.
Anta a soffietto: come ottimizzare gli spazi
Veniamo al terzo e ultimo sistema di apertura, quello a soffietto. Chiamato anche a libro o pieghevole, si differenzia dai precedenti perché le ante si ripiegano su se stesse su un lato. Se stai pensando a questa struttura come ad un’opzione economica di scarsa qualità, ti stai sbagliando di grosso. Addio a plastica e PVC! Le ante a soffietto diventano soluzioni di design che ritrovano la loro dignità con materiali di pregio come il vetro e l’acciaio e profili sempre più leggeri.
L’apertura a soffietto può essere adattata a diversi contesti, sia per installazioni a nicchia sia ad angolo, con modalità di apertura centrale o laterale, a seconda delle esigenze. Se da una parte riduce lo spazio di ingresso nel box doccia, dall’altra risolve i problemi di chi deve fare i conti con un bagno dalle misure ristrette, poiché non ha ingombri esterni.
Ante box doccia: conclusioni
Abbiamo visto quali sono le principali tipologie di ante per le cabine doccia, mettendo in luce i punti a favore e le possibili criticità. Queste ultime, in realtà, sono sempre meno impattanti grazie all’innovazione tecnologica che ha permesso di superare alcuni limiti. Per esempio, per risolvere i problemi di pulizia, esistono ormai vetri trattati anti-calcare e ante scorrevoli o a soffietto a sgancio rapido per essere pulite con facilità.
Per non rischiare di acquistare il box doccia sbagliato, è importante valutare attentamente tutte le caratteristiche appena viste e affidarsi a degli specialisti del settore in grado di progettare soluzioni davvero personalizzate e su misura, combinando qualità, funzionalità e gusto estetico.