Pelle raggrinzita se immersa a lungo nell’acqua? Non un fastidio, ma un vantaggio evolutivo

Pelle delle mani con grinze
Polpastrelli grinzosi a causa del contatto prolungato con l'acqua? Scopri perché l'evoluzione ha causato questo fenomeno e quali sono i suoi vantaggi!

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A tutti sarà capitato di indugiare nella vasca, doccia o idromassaggio di casa, magari dopo una giornata faticosa o stressante, e di dimenticarsi del trascorrere del tempo. Questi momenti di puro piacere però vengono inevitabilmente funestati, dopo diversi minuti, da un fenomeno piuttosto fastidioso: la pelle dei palmi delle mani e delle piante dei piedi inizia ad ammorbidirsi, gonfiarsi e riempirsi di grinze. Che fastidio!

Sfatiamo un mito

Qualcuno potrebbe avere letto da qualche parte che il fenomeno è causato dagli strati esterni della cute che, imbibendosi di acqua, si gonfiano finendo con l’apparire rugosi, ma in realtà pare che ciò sia privo di fondamento. È stato infatti scoperto che, al contrario, questo raggrinzirsi è opera del sistema nervoso centrale ed è una reazione involontaria, causata dalla contrazione dei vasi sanguigni sottopelle. Prova ne è il fatto che, nelle persone con lesioni ai nervi delle dita, la pelle rimane liscia anche a contatto prolungato con l’acqua.

Ciò comunque lascia una domanda ancora senza risposta. Perché il corpo reagirebbe in questo modo?

Grazie, evoluzione!

Uno studio del 2013 pubblicato sulla rivista scientifica Biology Letters ha gettato luce una volta per tutte sulla questione. I ricercatori hanno condotto un esperimento con dei volontari, suddividendoli in due gruppi, e facendo immergere le mani nell’acqua a uno di questi gruppi finché la cute dei partecipanti non assumeva il classico aspetto grinzoso.

Gli studiosi hanno poi testato le capacità dei due gruppi di volontari di prendere in mano delle biglie, sia asciutte che bagnate. E da qui la scoperta “rivoluzionaria”: le persone con le mani grinzose erano avvantaggiate nel raccogliere le biglie bagnate, ma svantaggiate nel maneggiare quelle asciutte.

Sembra che, in pratica, l’evoluzione abbia fatto in modo che nei nostri lontani antenati, che spesso vivevano lungo i corsi d’acqua, si manifestasse questo fenomeno per maneggiare meglio gli oggetti bagnati con le mani bagnate (ad esempio lance o sassi usati per cacciare) e per camminare con più aderenza sulle superfici umide (con la pelle raggrinzita dei piedi che si comporta come il carrarmato di un paio di scarponi o le scanalature di uno pneumatico).

Più grip in bagno

La prossima volta che indugerete sotto il getto caldo all’interno della vostra cabina doccia, o in una vasca da bagno col sistema idromassaggio acceso e magari anche piena di morbida e profumata schiuma, e sulla vostra pelle inizierà a comparire un fitto reticolo di rughe, non rimaneteci male se vi sembra essere diventati di colpo novantenni.

Al contrario, rallegratevi nella convinzione che potrete afferrare meglio gli oggetti bagnati, come ad esempio la bottiglia del bagnoschiuma o la manopola del miscelatore. Il frutto di centinaia di migliaia di anni di evoluzione si è manifestato proprio lì, sulle punte delle vostre dita!

 

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